1) IGNORATE i sottotitoli presenti nel video (ci sono errori e parti in più; inoltre sono fuori tempo);
2) ASCOLTATE la guida leggendo la trascrizione riportata qui sotto;
3) LEGGETE LA TRADUZIONE pressoché COMPLETA.
NB Questo materiale farà parte del programma di inglese per guida ambientale escursionistica.
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Through the tall pine-trees in the municipal area of Gonnesa, about 2,000 metres from the town of Nuraxi Figus, lies a megalithic construction called “Is Bangius“. “Is Bangius” derives from an old Sardinian word meaning “baths”.
“Is Bangius” is of notable scientific interest due to its rectangular shape and is datable from 1900 to 1400 BC. It can be categorized as a type of monument belonging to the ancient period known as the proto-nuraghe phase.
First studied by Taramelli in the beginning of the 19th Century, the monument consists of straight sections placed to form an overall semicircular plan. The walls are built in two rows of polyhedral blocks of trachyte stone. The space between the two rows has been filled-in with heaps of stones of various sizes. The rows are no more than 7 meters, and their imposing size prevails on the inner corridors which reach one metre or two in width. Overall, there is a feel for a yet-to-be-developed mastery of construction techniques. Examining how the megalithic blocks were arranged, one can see that they have been placed towards the inside of the nuraghe. Therefore we can suppose that the size of the corridor was going to steepen inwards near the ceiling.
First studied by Taramelli in the beginning of the 19th Century, the monument consists of straight sections placed to form an overall semicircular plan. The walls are built in two rows of polyhedral blocks of trachyte stone. The space between the two rows has been filled-in with heaps of stones of various sizes. The rows are no more than 7 meters, and their imposing size prevails on the inner corridors which reach one metre or two in width. Overall, there is a feel for a yet-to-be-developed mastery of construction techniques. Examining how the megalithic blocks were arranged, one can see that they have been placed towards the inside of the nuraghe. Therefore we can suppose that the size of the corridor was going to steepen inwards near the ceiling.
Unfortunately, this ancient monument has been abandoned. Today it is surrounded by bushes and trees put in about twenty years ago. It would be totally hidden from sight, except for its position near the entrance to the pine-wood. A careful eye can perceive the large rock covering the access store among the vegetation. The whole site is in contrast to today’s world, as the more modern city of Porto Vesme is distinctly visible in the distant background.
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After driving along 2 kilometers of bends on the provincial road from Gonnesa to Portoscuso, on the summit of the hill we see the small nuraghe known as “Sa Turrita”, built from large staggered rocks of trachyte. Its height varies from 2.70 to 3 meters on its southern side, and on the north around 7 metres in height from the level of the road.
In all probability the structure was initially taller to make room for an upper terrace. The rubble that fills the inside of this tower, makes us realize the collapse of the vault.
From the top of the nuraghe there is a splendid view of the town of Gonnesa and the surrounding territory as far as the nuragic complex of Seruci and the Golfo dei Leoni. This leads one to suppose that its function was as a look-out post and also a check point for people moving to and from the surrounding nuragic villages.
Like many other sites in the area, the charm and mystery of this nuraghe was and still is today, left in the unfortunate hands of people who don’t respect it and also lacks the concerns of public institutions.
Sfortunatamente, questo antico monumento è stato abbandonato. Oggi è circondato da arbusti e da alberi piantati circa vent'anni fa. Sarebbe del tutto nascosto alla vista, tranne che per la sua posizione vicino all'ingresso del pineto. Un occhio attento può notare la grossa roccia che copre il vano d'accesso tra la vegetazione. L'intero sito è in contrasto con il mondo d'oggi, dato che la più moderna cittadina di Porto Vesme è distintamente visibile in lontananza sullo sfondo.
Con tutta probabilità la struttura inizialmente era più alta, per fare spazio a una terrazza superiore. Le macerie che riempiono l'interno di questa torre ci fanno comprendere che la volta è crollata.
Dalla cima del nuraghe c'è una splendida veduta della cittadina di Gonnesa e del territorio circostante, sino al complesso nuragico di Seruci ed al Golfo dei Leoni. Ciò porta a supporre che la sua funzione fosse quella di postazione di guardia ed anche di check point per la gente che si spostava da e per i villaggi nuragici circostanti.
Come molti altri luoghi della zona, il fascino e il mistero di questo nuraghe veniva e viene ancora oggi lasciato nelle mani infelici di persone che non lo rispettano e risente della mancanza di interesse delle istituzioni pubbliche.
From the top of the nuraghe there is a splendid view of the town of Gonnesa and the surrounding territory as far as the nuragic complex of Seruci and the Golfo dei Leoni. This leads one to suppose that its function was as a look-out post and also a check point for people moving to and from the surrounding nuragic villages.
Like many other sites in the area, the charm and mystery of this nuraghe was and still is today, left in the unfortunate hands of people who don’t respect it and also lacks the concerns of public institutions.
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Nascosta tra gli alti pini dell'area municipale di Gonnesa, a circa 2.000 metri dalla cittadina di Nuraxi Figus, giace una costruzione megalitica chiamata "Is Bangius". "Is Bangius" deriva da un'antica parola sarda che significa "bagni".
"Is Bangius" è di notevole interesse scientifico per la sua forma rettangolare, ed è databile dal 1900 al 1400 A.C. Può essere classificato come un tipo di monumento che appartiene all'antico periodo noto come "fase proto-nuragica".
Studiato per la prima volta da Taramelli all'inizio del 19esimo secolo, il monumento consiste di sezioni diritte posizionate per formare nell'insieme un piano semicircolare. Le mura sono costruite con blocchi poliedrici di trachite. Lo spazio tra le due file è stato riempito con cumuli di pietre di varie dimensioni. Le file non sono altre più di sette metri, e la loro stazza imponente domina sui corridoi interni che raggiungono una larghezza di un metro o due. Nel complesso, si ha l'impressione di un controllo delle tecniche costruttive ancora da sviluppare. Se si esamina come vennero posizionati i blocchi megalitici, si nota che sono rivolti verso l'interno del nuraghe. Di conseguenza, possiamo supporre che i corridoi fossero via via più ampi all'interno vicino al soffitto.
"Is Bangius" è di notevole interesse scientifico per la sua forma rettangolare, ed è databile dal 1900 al 1400 A.C. Può essere classificato come un tipo di monumento che appartiene all'antico periodo noto come "fase proto-nuragica".
Studiato per la prima volta da Taramelli all'inizio del 19esimo secolo, il monumento consiste di sezioni diritte posizionate per formare nell'insieme un piano semicircolare. Le mura sono costruite con blocchi poliedrici di trachite. Lo spazio tra le due file è stato riempito con cumuli di pietre di varie dimensioni. Le file non sono altre più di sette metri, e la loro stazza imponente domina sui corridoi interni che raggiungono una larghezza di un metro o due. Nel complesso, si ha l'impressione di un controllo delle tecniche costruttive ancora da sviluppare. Se si esamina come vennero posizionati i blocchi megalitici, si nota che sono rivolti verso l'interno del nuraghe. Di conseguenza, possiamo supporre che i corridoi fossero via via più ampi all'interno vicino al soffitto.
Sfortunatamente, questo antico monumento è stato abbandonato. Oggi è circondato da arbusti e da alberi piantati circa vent'anni fa. Sarebbe del tutto nascosto alla vista, tranne che per la sua posizione vicino all'ingresso del pineto. Un occhio attento può notare la grossa roccia che copre il vano d'accesso tra la vegetazione. L'intero sito è in contrasto con il mondo d'oggi, dato che la più moderna cittadina di Porto Vesme è distintamente visibile in lontananza sullo sfondo.
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Dopo due chilometri di curve sulla strada provinciale da Gonnesa a Portoscuso, sulla cima della collina vediamo il piccolo nuraghe noto come "Sa Turrita", costruito con grosse rocce di trachite sfalsate. La sua altezza varia da 2,70 a 3 metri sul lato meridionale, e sul lato Nord circa 7 metri rispetto al livello della strada.
Con tutta probabilità la struttura inizialmente era più alta, per fare spazio a una terrazza superiore. Le macerie che riempiono l'interno di questa torre ci fanno comprendere che la volta è crollata.
Dalla cima del nuraghe c'è una splendida veduta della cittadina di Gonnesa e del territorio circostante, sino al complesso nuragico di Seruci ed al Golfo dei Leoni. Ciò porta a supporre che la sua funzione fosse quella di postazione di guardia ed anche di check point per la gente che si spostava da e per i villaggi nuragici circostanti.
Come molti altri luoghi della zona, il fascino e il mistero di questo nuraghe veniva e viene ancora oggi lasciato nelle mani infelici di persone che non lo rispettano e risente della mancanza di interesse delle istituzioni pubbliche.
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